L'UCCELLINO NELLA TASCA (2012)

Collage, stoffa, legno




La crudeltà tipica della natura, sopravvive solo il più forte e i deboli vengono mangiati.
Nel momento in cui diveniamo preda, ci allontaniamo dal resto del mondo; ogni essere vivente ha come obiettivo quello di riprodursi e perpetuare la propria specie, se necessario anche sulle spalle dell'altro.
Ma cosa succede davvero?
Di questa riflessione mi affascina ciò che ognuno di noi è costretto a trasformare, magari parti di sé o di ciò che ha accanto, tutto pur di sopravvivere.
Non so se queste trasformazioni che mettiamo in atto siano positive o negative, ma trovo interessante la capacità di ogni essere vivente di apportare modifiche là dove serve, senza un vero pensiero cosciente, in forma puramente automatica andiamo a cambiare.
Che cos'è allora l'uccellino nella tasca?
E' per me questa innata capacità di cambiare, è la facilità con cui ognuno senza rendersene conto ha in sé quella qualità che non lo rende immobile, che lo fa scegliere ad ogni costo, perché non ha importanza che la scelta sia giusta o sbagliata, basta che questa lo renda vivo.








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